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LO SAPEVI CHE…..

  • Lo psicologo è un professionista delle relazioni di aiuto, laureato in Psicologia e riconosciuto dall’Ordine Professionale.  Tramite colloqui e strumenti di conoscenza è in grado di percepire e comprendere in profondità il disagio e la sofferenza delle persone, aiutandole poi ad affrontare dolori, paure, ansie e difficoltà, utilizzando le risorse e la ricchezza che è dentro ognuno di noi. Coloro che si rivolgono ad uno psicologo hanno la possibilità di comprendere meglio se stessi e le persone che li circondano, possono acquistare maggiore sicurezza di sé e aumentare il proprio benessere mentale ed emotivo.
  • Il colloquio psicologico è un incontro tra due esperti: lo psicologo, professionista esperto del funzionamento mentale ed emotivo, e il paziente, maggior esperto esistente di se stesso. Ognuno di noi, infatti, è l’unico vero conoscitore dei propri pensieri e delle proprie emozioni, poiché le vive dentro di sé, nella mente e “nella pancia”.
  • Si diventa Psicologi dopo aver conseguito la Laurea Magistrale (5 anni) e aver superato l’Esame di Stato abilitante alla professione.
  • Lo psicologo acquisisce il titolo di Psicoterapeuta dopo un’ulteriore specializzazione della durata di 4 anni.
  • Lo psicologo è tenuto ad aggiornarsi periodicamente e ad arricchire le proprie competenze professionali, tramite corsi, seminari e supervisioni.
  • Alcune persone si definiscono specialisti della relazione d’aiuto, senza avere un titolo professionale: controlla sempre che la persona a cui ti rivolgi sia iscritto a un Ordine Professionale riconosciuto. Puoi cercare uno psicologo sul sito dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia (www.opl.it) o sul sito del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (www.cnop.it) .
  • La durata totale del percorso di sostegno o di psicoterapia non è definibile a priori, in quanto dipende appunto dal bisogno e dalla volontà della persona, dalle risorse che egli porta e dalla relazione che si instaura con il professionista. È però importante ricordare che il paziente sceglie in autonomia di intraprendere e perseguire un percorso di sostegno, ed è perciò libero di interrompere tale percorso in qualsiasi momento, rendendosi disponibile per un ultimo colloquio di conclusione.
  • Lo psicologo non prescrive né consiglia farmaci, ma può lavorare in sinergia con il medico di base o il medico psichiatra per fornire al paziente il miglior aiuto possibile.
  • Lo psicologo è tenuto al segreto professionale: ciò significa che non può condividere con nessuno il contenuto dei colloqui senza l’autorizzazione del paziente. Il segreto è tutelato anche nel caso di pazienti minorenni: lo psicologo può informare i genitori sull’andamento del percorso di sostegno (quali sono i problemi riscontrati, punti critici, progressi, ecc.) ma non può rivelare ciò che il paziente gli ha confidato.
  • Le prestazioni psicologiche di natura clinica sono detraibili nella Dichiarazione dei Redditi: la normativa fiscale prevede infatti la detraibilità di queste spese poichè vengono assimilate (anche se non hanno prescrizione medica) alle prestazioni sanitarie. Il professionista ha l’obbligo di inviare le fatture al sistema Tessera Sanitaria dell’Agenzia delle Entrate, salvo opposizione del paziente.